Digital Strategy. Social Media Marketing: cosa c’è dietro un post

da | Gen 31, 2019 | Formazione

Questa settimana intervistiamo il nostro CEO, Santina Giannone, che si è occupata durante l’ultimo corso di Digital Strategy di approfondire i temi della comunicazione online e offline, con particolare attenzione al social media marketing.

In particolare la parte centrale delle sue lezioni ha approfondito i temi della scrittura per il web e della lettura degli Analytics dei social network.

Prima dell’intervista a Santina Giannone, vi lasciamo il primo articolo con i link a tutte le lezioni del corso.

 

  • Social media management…che roba è?

Trovare qualcuno che oggi non lo sappia è davvero impossibile. Ma trovare qualcuno che ne conosca davvero gli aspetti meno banali e utilizzi i social network per sviluppare l’identità e la reputazione aziendale non è una missione semplice.

Con social media management si intende la possibilità di raccontare l’azienda attraverso i social media. La produzione di contenuti però spesso si limita a post estemporanei o a foto più o meno d’effetto, senza un piano che sia sintonizzato su strategia e obiettivi condivisi.
Inoltre un buon social media manager è sempre anche un community manager: stare sui social non vuol dire solo scrivere dei bei messaggi, ma soprattutto interagire con i follower e con il pubblico dei social in generale.

  • Che caratteristiche deve avere un buon social media manager?

  1. Deve essere un creativo, ma anche un project manager che sappia andare a fondo nell’identità aziendale, condividere con il management obiettivi, strategie e tempi e li sappia poi calare su un piano editoriale per i social media.
  2. Deve essere curioso, perchè è un settore in continuo aggiornamento.
  3. Deve conoscere i tool per il social media management e informarsi continuamente sulle novità, ma anche fondamenti di business strategy, data analytics, scrittura SEO.
  4. Deve amare la scrittura e la lettura e avere facilità nell’utilizzarle e nel cambiare registro e toni (avete mai sperimentato, ad esempio, un social media live?).
  5. Credo che un buon social media manager debba anche avere uno spiccato senso critico, capacità di ragionamento e di argomentazione.
  6. Deve essere aggiornato sui temi di interesse locale (soprattutto se si occupa di aziende territoriali), ma anche nazionale. La prima azione di ogni buon social media manager è leggere almeno un paio di giornali al mattino, prima di mettersi al lavoro.
  • Solo aziende grandi e con meccanismi complessi hanno bisogno di dedicare tempo e risorse al social media management?

Ovviamente no, anzi. Le PMI possono beneficiare particolarmente di una buona comunicazione sui social media perchè attraverso i sistemi di monitoraggio possono interagire con il proprio pubblico, rafforzarlo e allargarlo con costi davvero bassi.

  • In che modo influisce questa fase del processo di business sui risultati?

Ci sono due aspetti per cui i social media oggi sono fondamentali per le aziende: da una parte sono fondamentali per rafforzare la brand awareness, ovvero il marchio.
Raccontare la vita dell’azienda, far conoscere chi ci lavora, le nuove idee, i prodotti e i servizi offerti e farlo attraverso mezzi facilmente accessibili a tutti è un magnifico strumento per delineare la propria identità aziendale e farsi apprezzare da clienti vecchi e nuovi.

La gestione delle campagne di marketing sui social è oggi uno delle modalità più efficaci, ma solo se viene fatta con un approccio data oriented.
Purtroppo ancora oggi la maggior parte dei social media che attivano delle campagne su Fb, per esempio, si limitano a “mettere in evidenza” un contenuto con delle funzioni base o a scegliere l’obiettivo della campagna.

Ci sono invece possibilità incredibili, dalla lettura e lo studio degli Analytics, alla segmentazione del pubblico: strumenti e funzioni avanzate per aziende che hanno voglia di fare un passo nel cuore delle possibilità dei social media.

  • Quali sono le Kpi (metriche) che consiglieresti di monitorare per verificare il successo di una buona strategia di business?

I dati quantitativi (crescita di follower, interazioni, contenuti prodotti, conversioni) vanno incrociati con quelli qualitativi (tasso di engagement, risposta alle singole campagne, traffico sul sito, richieste pervenute all’azienda, ROI).

  • Tre consigli a chi non si è mai occupato di questo ambito e vorrebbe cominciare a introdurlo in azienda.

– Spulciate le pagine dei vostri competitors, individuate quelle che sono gestite meglio, chiedete alle agenzie o ai professionisti a cui vi rivolgete di indicarvi di quali account social si occupano. Valutate la frequenza, ma soprattutto la capacità di scrittura e di interpretazione dell’azienda.
Chiedete che disponibilità hanno a farvi visita in azienda e soprattutto con che frequenza condivideranno delle analisi e dei report. Se alla parola “report” cogliete un leggero imbarazzo…cambiate strada!

– Individuate una persona in azienda che possa fare da tramite con l’agenzia o il professionista. Il social media marketing funziona se è veloce, istantaneo a volte, capace di raccontare le cose che accadono mentre accadono. Per farlo l’agenzia deve essere capace di gestire questi processi fluidamente e l’azienda deve avere una persona con un minimo di infarinatura per fornire news e contenuti.

– Stabilite insieme gli obiettivi condivisi e i tempi di realizzazione. Roma non è stata costruita in un giorno!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Cliccando su "Iscriviti" acconsenti al trattamento dei tuoi dati personali per finalità commerciali e di marketing

Inviaci un messaggio

Per informazioni e chiarimenti non esitate a contattarci, compilando i campi sottostanti.
Sarà nostra premura rispondere ad ogni Vostra esigenza.