Sul nostro canale YouTube parliamo di riprova sociale e del perché è importante conoscerla per chi si occupa di comunicazione. Per farlo, iniziamo con una breve storia.
San Marcos è una cittadina della California del Sud che ha un clima molto caldo e torrido e spesso i cittadini devono confrontarsi con problemi di siccità. Una decina anni fa, San Marcos fu scelta come città dove condurre un esperimento sul tema del risparmio energetico. L’obiettivo dei ricercatori dell’Università locale che si occupavano di studiare il processo decisionale e quale fosse il peso dell’influenza sociale su questo, distribuirono dei cartelli da appendere alla porta che recavano dei messaggi di invito a usare meglio l’elettricità e ad assumere comportamenti responsabili per risparmiare sui consumi.
Tre erano le motivazioni che erano state scelte: il risparmio energetico, la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale.
Mentre nel primo caso i messaggi puntavano a rendere evidenti i messaggi come “potreste risparmiare fino a 54 dollari al mese se usate i ventilatore la notte anziché l’aria condizionata. Fate una scelta economica”, nel secondo caso si puntava a rendere evidente l’impatto sull’ambiente: ”Come possiamo aiutare il pianeta? Se usate i ventilatori anziché l’aria condizionata la notte, potrete immettere nell’ambiente fino a 120 kg di anidride carbonica in meno durante l’estate. Fate una scelta sostenibile”. Nel terzo caso, infine, si metteva in rilievo l’aspetto di responsabilità sociale: ”Una scelta responsabile? Ridurre del 29% l’uso dell’aria condizionata in favore dei ventilatori. Ciò contribuirà a risparmiare energia per evitare inconvenienti per la tua comunità”. Poi i ricercatori suddivisero la città in tre zone e per ciascuna distribuirono un tipo di messaggio. Indovina: quale funzionò meglio? Guarda il video per scoprirlo!
“Se piace a tutti, allora piace anche a me!”
Per spiegare meglio il fenomeno della riprova sociale applicato alla comunicazione, parliamo di bias cognitivi.
Santina Giannone affronta questo tema anche nel suo libro “Comunicare Human to Human”: la nostra mente cerca involontariamente delle scorciatoie per scegliere con meno fatica. Nel caso del bandwagon bias, il nostro cervello funziona più o meno così:
“Se gli altri hanno scelto questo telefono, allora andrà bene anche per me”
“Se quel ristorante è pieno, allora andremo lì anche noi”
Un esempio di riprova sociale applicata ai social network?
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