I 5 archetipi del contenuto: dimmi che contenuti fai e ti dirò chi sei
Conoscere la natura del contenuto che si vuole costruire per la propria comunicazione aziendale è fondamentale per dare un senso alla presenza online e renderla coerente con la propria mission e vision.
È possibile classificare un contenuto?
Si può fare in molti modi: i contenuti possono essere classificati in base al formato, al canale o all’obiettivo.
Oggi ve ne vogliamo proporre uno un po’ più creativo: la classificazione dei contenuti nei 5 archetipi.
Andiamo con ordine: innanzitutto cos’è un archetipo? Un archetipo è un modello sovraculturale per identificare un oggetto e la sua funzione. Nel caso dei contenuti, i 5 archetipi che tra poco vi sveleremo, sono stati individuati da un gruppo di studiosi ed analisti nel 2018.
Se sei un’azienda o stai costruendo il tuo personal branding quello che leggerai nelle prossime righe ti tornerà sicuramente utile per definire i tuoi obiettivi o per capire se la tua comunicazione è già sulla giusta rotta.
Il primo archetipo
Pronti, partenza, via! Il primo archetipo del contenuto è la presenza: hai una platea vasta ed eterogenea e non sai come intercettarla? Pensa al World Economic Forum: ha audience molto diverse tra loro, ma il WEF è riuscito, grazie alla creazione di contenuti che mettessero al centro la presenza – abbinata ad un attento brand journalism – , a intrattenere i propri pubblici. Come? Pubblicando ricerche, interlocuzioni con categorie decisionali ad alti livelli; ma anche trend e modelli economici che si aprono a pubblici nuovi.
Se anche tu hai un pubblico ampio ed eterogeneo, questo archetipo potrebbe fare al caso tuo.
Il secondo archetipo
Il secondo archetipo del contenuto è la moneta: questo è il genere di contenuto che crea valore.
Non necessariamente economico, ma che dia l’idea dell’aver “guadagnato qualcosa” anche in termini di formazione, conoscenza e consapevolezza. The House of Ambrosetti sfrutta molto bene questo archetipo pubblicando paper, interviste ad opinion leader, ricerche di mercato e Business Case.
Il terzo archetipo
Il terzo archetipo è la finestra: la finestra è il medium tra noi ed il mondo esterno, tra noi e il desiderio di scoprire, guardare, osservare ed interagire con il “vicino” o con lo spazio circostante.
Sono contenuti che stimolano l’interazione, ma anche la relazione. I contenuti finestra parlano delle proprie persone, delle proprie storie, scendono in profondità e si sforzano di raccontare i propri valori. Sono contenuti che danno informazioni ulteriori rispetto al prodotto o al servizio. Diventano un primo passo per creare la relazione con il cliente.
Questa è la comunicazione tipica di Esselunga che interagisce con i propri stakeholder e che sul proprio profilo LinkedIn dà spazio a tutti coloro che orbitano intorno al suo ecosistema: dal dipendente neo assunto al fornitore.
Il quarto archetipo
Il quarto archetipo del contenuto è la community: ci sono contenuti che riescono ad aggregare perché fanno leva su interessi comuni e che raccolgono bisogni ed aspettative di più persone che si ritrovano a dialogarne su una piattaforma o un contenuto specifico che stimola e va a toccare questi interessi. Un esempio che all’apparenza può sembrare atipico è quello di American Express che ha implementato al proprio sito una piattaforma in cui gli utenti – clienti possono dialogare fra loro per confrontarsi, scambiarsi idee ed opinioni.
Il quinto archetipo
Il quinto ed ultimo archetipo del contenuto è il supporto. I contenuti che si rifanno a questo archetipo, rientrano nella categoria “how to”: si tratta di consigli utili e pratici per risolvere problemi o dare soluzioni.
Pensate a Salvatore Aranzulla, l’incarnazione più lampante di questo archetipo sul web.
Questi contenuti sono molto importanti perché sulla base del vostro settore di appartenenza si possono sviluppare tutorial o guide, FAQ etc. tutto quello che dà supporto agli utenti.
Da dove partire, allora? E come e cosa scegliere per il proprio piano editoriale? Partite dagli archetipi che fanno al caso vostro ed indirizzate lì la vostra comunicazione. Non capire quale sia l’archetipo più efficace, rischia di generare una confusione di contenuti che può disorientare e disperdere il vostro pubblico anziché rafforzarlo.
Un consiglio utile? Nel vostro piano editoriale dei contenuti, introducete una colonna in cui specificate il tipo di contenuto che decidete di sperimentare.
Se avete difficoltà, don’t worry! La la nostra agenzia può fare al caso vostro per indirizzarvi verso la comunicazione più efficace per voi e per la vostra azienda e se ti incuriosisce scoprire di cosa parliamo quando parliamo di contenuti, piano editoriale o vorresti una consulenza, scrivici a lab@reputationlab.it o vieni a trovarci a Siracusa.