In questo articolo approfondiamo il tema Business Case e Digital PR nel B2B partendo dal potenziale delle Digital PR per il B2B e capiamo perché possono essere uno strumento utile per raccontare soluzioni e progetti, attraverso un particolare format di contenuto: il Business Case.
Se leggi PR e pensi a eventi, convegni e occasioni di incontro, non stai sbagliando. È solo una parte legata alle attività più comuni nelle Pubbliche Relazioni. Le occasioni di PR sono, infatti, quelle che permettono ad aziende, brand e persone di costruire e rafforzare la propria reputazione, di ampliare la visibilità e di stringere nuovi rapporti utili per lo sviluppo e il miglioramento del business.
Spieghiamolo meglio: in un ecosistema che evolve alla velocità di un click, come quello del digitale, anche il concetto di PR si è evoluto, adattandosi alle necessità e alle esigenze del digitale.
Le PR, oggi, sono anche Digital PR e rappresentano il filo conduttore che unisce le azioni di comunicazione alla visione progettuale di un’azienda. Passano dal racconto sui media e attraverso le interazioni human to human, sia online che offline. Ne abbiamo scritto anche qui.
Digital PR: come contribuiscono a rafforzare la reputazione di un brand?
Una prima risposta è: attraverso il racconto di quello che sappiamo fare, per il quale siamo riconosciuti come affidabili. Come agenzia di comunicazione che affianca le aziende nel B2B abbiamo, infatti, colto la loro esigenza di raccontare il proprio valore, di creare relazioni non solo strettamente commerciali. Anche nel digitale, infatti, si possono costruire relazioni credibili. Perché il potere delle Digital PR è, soprattutto, questo: dare valore alle relazioni esistenti e crearne di nuove.
Il Business Case: il doppio filo delle Digital PR
Il business case è uno degli strumenti di Digital PR che va esattamente in questa direzione per due ragioni in particolare.
Anzitutto perché i fatti hanno sempre un valore rilevante in termini di credibilità. Dall’altro questa aumenta se a costruirla non sono solo gli interessati, ma anche coloro che hanno beneficiato degli effetti positivi: i clienti in questo caso.
Tutti possono raccontare meraviglie parlando del proprio gruppo di lavoro: se i risultati sono raccontati con dettagli e informazioni precise anche dai clienti e dai partner, il nostro cervello li reputerà doppiamente credibili. E dunque doppiamente efficaci.
Nelle Digital PR funziona allo stesso modo: se lo fai, puoi raccontarlo. E se lo racconti, dimostrandone il valore, sarai credibile. Il business case è una “storia vera” da raccontare, che offre soluzioni a problemi reali. Per questo spesso è uno degli strumenti inseriti in un piano di brand journalism. E, come modello di Digital PR, è anche in grado di costruire un ponte tra due realtà che vogliono entrare in connessione.
C’è anche un’altra ragione per scegliere di investire in un’attività di produzione di business case: sono utili a dare valore alle relazioni.
Vi raccontiamo la nostra esperienza nel prossimo paragrafo.
Il Business Case per il B2B: la nostra esperienza
Affianchiamo da tempo le aziende per comunicare al meglio i loro business: pianifichiamo incontri e dedichiamo una consistente parte delle energie del nostro team nella costruzione dei business case per far sì che il loro valore trovi il giusto spazio nel B2B.
Per spiegare in maniera semplice ed efficace di cosa si tratta partiamo da qualche esempio, tratto dai progetti di comunicazione che gestiamo.
Tra le aziende che affianchiamo con le Digital PR c’è AGMultivision, azienda milanese di tecnologia audiovisiva, “player di innovazione e valore aggiunto”.
Come si svolge l’attività di produzione dei business case per AGMultivision? Te lo raccontiamo attraverso una duplice prospettiva.
Quella di AGMultivision, che offre soluzioni ad altre aziende e le racconta sul suo blog, con il supporto di Reputation Lab. La nostra: supportare AGMultivision nella produzione dei business case, per noi, significa fare Digital PR e costruire una narrazione efficace.
Altro tipo di case history è quella prodotta traducendo un contenuto molto tecnico in un contenuto divulgativo, intervistando chi si è occupato del progetto. Abbiamo fatto questo, ad esempio, con Ecomix, azienda che si occupa di materiali edili. L’intervista con i loro tecnici e il direttore commerciale ci ha consentito di raccontare alcune case di successo che rendono immediatamente comprensibili anche ai non addetti ai lavori la qualità dei prodotti Ecomix.
Reputation Lab e la cura delle Digital PR
Prima di arrivare al racconto sul blog, il nostro team ha incontrato le aziende e ha progettato i business case da presentare, raccogliendo informazioni, elaborando input e indicazioni, per poi tradurle in una storia, un modello destinato al B2B, ovvero ad altre aziende esperte del settore.
C’è un dietro le quinte, le interviste che sono fondamentali per allineare le visioni delle parti. In due parole: Digital PR. Costruire relazioni di questo tipo per strutturare un racconto efficace non è semplice e richiede diversi passaggi:
- conoscere il cliente
- conoscere settore in cui opera
- padroneggiare il linguaggio B2B
- saper cogliere il valore delle soluzioni offerte
Tutto questo è necessario perché curare le PR significa saper parlare con la voce delle aziende che accompagniamo, nel loro percorso e nel racconto del loro valore. Per farlo bene servono competenze giornalistiche: scavare e fare indagine, trovare i fatti o i dati più significativi, gestire la relazione con gli stakeholder, progettare la notizia e raccontarla nella maniera più interessante.
Scrivere un business case non è un lavoro semplice ed immediato, ma richiede esperienza e competenze specifiche.
Nella nostra agenzia cresciamo a “pane e digital PR”, se ti incuriosisce scoprire di cosa parliamo quando parliamo di digital PR o vorresti una consulenza, scrivici a lab@reputationlab.it o vieni a trovarci a Siracusa.